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Val Trebbia Food&Ride moto experience

Un viaggio nel viaggio: la Val Trebbia in moto dalle colline al mare, tra eccellenze gastronomiche, tradizioni, territorio

di Alessandro Gueli

Per i motociclisti, la Val Trebbia è una delle strade più belle e divertenti si sempre. Per Hemingway “È la valle più bella del Mondo”, come appuntò sul suo diario nel ’45. Beh, da queste parti, il territorio è parecchio suggestivo, il Trebbia che scende dall’Appennino ligure ha disegnato piccoli canyon e insenature da cartolina. E poi, dopo una manciata di curve, la visuale può cambiare, si allarga, tra le colline il fiume ha formato ampi spiaggioni rocciosi. Dal capoluogo emiliano al mare della Liguria ci sono circa 120 km, pochissimi rettilinei e mille spunti per parcheggiare la moto e concedersi una pausa. Solo così il viaggio diventa davvero totale e immersivo.

Insomma, invece di “bermi” la Val Trebbia tutta d’un fiato me la sono degustata, è proprio il caso di dirlo, anche perché il filo conduttore di Food&Ride Moto Experience sono le eccellenze gastronomiche che mettono in connessione la provincia di Piacenza e Recco: i salumi Dop (salame, coppa e pancetta) e la focaccia Igp. L’iniziativa promossa dai due Consorzi, come una solida stretta di mano tra i due territori separati dall’Appennino, è stata un vero e proprio viaggio pane e salame, dalle colline al mare, un’esperienza puntellata da sapori autentici e, diciamolo, inimitabili. Un viaggio alla scoperta di chi queste eccellenze le produce e promuove con passione e dedizione. Uno di questi “custodi” è la Salumi Grossetti, a Strà di Nibbiano. Qui la moto l’ho parcheggiata molto volentieri, anche perché le soste che finiscono a gambe sotto il tavolo sono quelle che preferisco. Questa è stata la prima tappa dopo la partenza dal centro di Piacenza, e più precisamente dalla bella Piazza Cavalli. Una trentina di chilometri appena dal capoluogo emiliano e sono già alle prese con i “magnifici 3”: un bel tagliere misto di salame, pancetta e coppa Dop. Il preludio è di quelli che non si dimenticano.

Di nuovo in sella alla Yamaha Ténéré 700, siamo in gruppo e con una guida d’eccellenza. Alessandro Tramelli, endurista plurititolato, istruttore e promotore del mototurismo tuttoterreno, ci conduce fino a Bobbio, uno dei borghi più belli d’Italia e crocevia immancabile per tutti quelli che transitano lungo la Val Trebbia. Alla passeggiata nel centro storico non ci rinuncio, la piazza principale è affollata di bar e bistrot ma il programma è cadenzato: la visita all’Abbazia di San Colombano lascia trasparire il valore storico e culturale di questo piccolo borgo a ridosso del Fiume, con i suoi miti e le sue leggende, il suo Ponte del Diavolo e un festival del Cinema in costante evoluzione.

Pisarei e Faśӧ, primo piatto tipicamente piacentino, e di nuovo in sella, verso la parte più tortuosa della Val Trebbia. Per non sbagliare basta seguire per Genova. La Yamaha 700 è comodissima. Ed è pure parecchio divertente: ci si potrebbe andare ovunque, anche quando l’asfalto finisce. Non a caso, il termine Ténéré in lingua Tuareg significa ‘deserto’. Arriviamo a Recco nel tardo pomeriggio, e per me che sono di città il mare fa sempre un certo effetto. Più che un arrivo, è un approdo. A Recco la focaccia è un’istituzione, e da qualche anno a questa parte, quella autentica con l’Igp lo è anche ben oltre i nostri confini. É un prodotto semplice, con pochi ingredienti ma di grande qualità, ai quali si aggiunge il “tocco” di chi la sà preparare, da anni. Da generazioni.

Un viaggio nel viaggio: quello in moto, dalle colline al mare, e quello tra le eccellenze di questi due splendidi territori. Sì perché in fondo, la Val Trebbia Food&Ride Moto Experience è una storia di affinità. Anche nel piatto…

Grazie al Consorzio dei Salumi Piacentini DOP per l’invito al tour Val Trebbia Food & Ride

Le foto in questo articolo sono di Thomas Maccabelli

Italia Slow Tour

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