In che modo la gastronomia aiuta l'agricoltura? Patrizio all'agriturismo Le Caselle
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La Tenuta Amadio, vigna modello
Patrizio Roversi assaggia il Prosecco eco compatibile di Simone Rech
Vi pare possibile fare un viaggio tra le eccellenze e le curiosità agroalimentari venete e non andare a trovare qualcuno che fa il vino? Sempre dalle parti di Treviso, sui Colli Asolani, sono andato alla Tenuta Amadio.
Simone Rech è giovane, ha 33 anni. Ha deciso di riprendere in mano le vigne di Nonno Bruno. Ma è ripartito con un nuovo impianto, rivoluzionando l’azienda fino a farne un modello di eco-compatibilità: agricoltura di precisione (cioè macchie avanzate che evitano sprechi e dispersione di fitofarmaci), niente diserbo chimico, potatura “verde” (cioè si potano i tralci per favorire uno sviluppo qualitativo dei grappoli), centraline che trasmettono dati sul suolo e sul clima in modo da dosare le eventuali irrigazioni o trattamenti, solo concimi naturali (letame), uso del sovescio (cioè coltivazione di piante che poi vengono lasciate nel suolo come concime) lavorazioni a mano e infine una cantina ricavata nel sottosuolo nella roccia che garantisce una climatizzazione naturale.
È arrivato terzo al Concorso Nazionale per i Nuovi Fattori, indetto da ISMEA (il prestigioso Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e dalla Rete Rurale. A proposito, indovinate che vino produce Simone? Soprattutto Prosecco DOCG, naturalmente! Rigorosamente da uva Glera. Ma non è un caso, o solo una moda o una strategia di marketing. Ogni territorio ha una sua cultura, cioè una stratificazione di tradizioni e di storie. E la storia insegna che tutto è cominciato nel 1876, con la Scuola Enologica di Conegliano, i cui promotori s’erano messi in testa l’idea di riuscire a fare un vero ottimo “spumante”. Il resto è storia: 1962 nasce il Consorzio, 1969 la DOP. E oggi il prosecco è uno dei vini più popolari, esportati e (a volte) discussi…
Patrizio Roversi
Una clip tratta da Slow Tour Padano, a questo link tutte le puntate della seconda serie.
Slow Tour Padano ha ricevuto il patrocino istituzionale: dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Ministero della Transizione Ecologica. Si ringrazia la Regione Veneto per il supporto tecnico scientifico