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L’Eremo di Sant’Alberto di Butrio

Un luogo incantevole aperto a pellegrini, turisti ed escursionisti

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Il viaggio di Patrizio Roversi attraverso l’Oltrepò Pavese arriva all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio: se siete alla ricerca di un posto tranquillo, immerso nella natura, è il posto che fa per voi. Siamo a meno di 700 metri sul livello del mare.

Le vicende dell’Abbazia – più o meno coeva del Castello di Oramala – risalgono al X secolo, che è stato appunto il momento di Sant’Alberto. Poi nel Convento, 900 anni dopo, ci sono stati Don Orione e Frate Avemaria a tenere alta la reputazione della Comunità. Adesso tutti i fabbricati sono perfettamente restaurati, compresa la cappella con alcuni pregevolissimi affreschi e con la statua di cera in cui sono stati inglobati i resti mortali del Santo.

I Frati hanno 4 camere a disposizione dei pellegrini-turisti, oltre che un camerone dove le comitive di passaggio possono farsi il picnic da sole, purché alla fine puliscano bene. Il posto è ameno, e da lì si dipartono molti sentieri per gite e passeggiate. 

Visita il sito dell’ Oltrepò Pavese G.A.L. 

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