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Veneto Green Tour
Un percorso cicloturistico ad anello in 7 tappe
Ecco un itinerario turistico per andare alla scoperta della regione Veneto in modo slow, fra natura, cultura, enogastronomia e tradizioni. Si tratta di un percorso cicloturistico ad anello di 7 tappe per 330 km, pensato per essere percorso in 5/7 o più giorni. Partendo da Nord da Treviso, da Est da Venezia, da Sud da Padova o da Ovest da Vicenza. Ogni tappa, della durata media di 3 o 4 ore (dipende dalle vostre gambe!), è l’occasione di fermarsi ad esplorare i dintorni, ad esempio seguendo i consigli che vi diamo nei nostri video di Italia Slow Tour!
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Prima tappa
GT01 | Sile: Treviso-Jesolo
Dati tecnici:
- Distanza: 52,4 km
- Altezza minima: -12 m
- Altezza massima: 21 m
- Salita accumulata: 28 m
- Discesa accumulata: 39 m
La tappa del Green Tour da Treviso a Jesolo attraversa anse verdi, antichi cimiteri di barche e borghi suggestivi, seguendo il precorso del fiume Sile. Superando Pontboset, Casier, Lughignano e Casale sul Sile, è tutto un susseguirsi di vedute panoramiche fino a Musestre di Roncade. A Quarto d’Altino si può anche caricare la bici sul treno e raggiungere Venezia. Il percorso arriva fino al mare, raggiungendo Jesolo, con possibili deviazioni interessanti ad esempio ad Altino, antica città romana nota per il suo patrimonio archeologico, o a Musile di Piave. Una volta a Jesolo si può anche decidere di proseguire per raggiungere tutte le altre famose località balneari adriatiche: Caorle, Bibione, Lignano…
Il consiglio di Italia Slow Tour: una volta a Treviso parcheggiate la bici e fate un giro in barca sul fiume Sile, c’è un canale navigabile che scorre attorno a tutta la città! Un giro turistico insolito, dal fiume si ha una prospettiva diversa, è un paradiso pacifico che si insinua nella città.
Seconda Tappa
GT02 | Laguna Veneta: Jesolo-Chioggia
Dati tecnici:
- Distanza: 57,2 km
- Altezza minima: -7 m
- Altezza massima: 0 m
- Salita accumulata: 7 m
- Discesa accumulata: 0 m
La tappa del Green Tour nella Laguna Veneta si compone di due parti: la prima segue il fiume Sile dalla sorgente a Vedelago fino alla foce nella penisola del Cavallino; la seconda attraversa le isole della laguna veneziana da Jesolo a Chioggia sfruttando tratti di navigazione interna. La pedalata inizia a Jesolo, seguendo il Sile fino al Cavallino e poi imbarcandosi verso il Lido e Pellestrina. Meta finale Chioggia, la “Piccola Venezia”, dove fermarsi per visitare la città e il litorale di Sottomarina. Possibili variazioni includono il percorso ciclabile Via del Mare, l’esplorazione delle isole lagunari partendo da Cavallino o perché no anche la navigazione verso Venezia.
Il consiglio di Italia Slow Tour: a Chioggia andate a scoprire l’orologio della Torre di Sant’Andrea, l’orologio di origine medievale funzionante più antico del mondo. Attribuito al Dondi, si fa risalire al 1300. La Torre stessa è un museo verticale dove ogni piano ha un tema, fino a raggiungere il belvedere in cima da cui gode di un bellissimo panorama sulla città.
Terza Tappa
RV13 | Dall’Adriatico agli Euganei: Chioggia – Battaglia Terme
Dati tecnici:
- Distanza: 51,0 km
- Altezza minima: -3 m
- Altezza massima: 14 m
- Salita accumulata: 29 m
- Discesa accumulata: 18 m
Questa tappa prende il via dal mare Adriatico di Chioggia e Sottomarina, seguendo il corso del fiume Bacchiglione. Conosciuto come “La Via del Sale e dello Zucchero”, questo percorso pianeggiante segue l’antica via fluviale delle barche di legno che trasportavano le merci (a cui deve il nome). Dal centro di Chioggia si attraversa la laguna del Lusenzo, passando per Brondolo e Pontelongo, risalendo l’argine sinistro del Bacchiglione fino a Battaglia Terme. Possibili deviazioni includono la rotta dei Colli Euganei oppure lungo il canale Battaglia si raggiungono agevolmente da un lato Monselice e dall’altro Padova.
Il consiglio di Italia Slow Tour: per una tappa enogastronomica originale, raggiungete il borgo medievale di Arquà Petrarca, uno dei borghi più belli d’Italia, e assaggiate il brodo di giuggiole, una vera primizia locale! Le giuggiole sono piccoli frutti antichi piuttosto rari, coltivati solo in ambito famigliare, da cui si ricavano tante specialità fra cui la più famosa è un liquore detto appunto “Brodo di Giuggiole”, da degustare all’Enoteca Il Giuggiolo.
Quarta Tappa
RV11 |Da Rovigo e Padova alla Pedemontana: Battaglia Terme – Padova
Dati tecnici:
- Distanza: 20,3 km
- Altezza massima: 31 m
Questa tappa parte da Rovigo e si dirige verso la Pedemontana veneta fino ad Asolo, la “città dai cento orizzonti”. Il percorso segue il fiume Adige fino ad Anguillara Veneta, da cui inizia il suggestivo itinerario detto “Dai Colli Euganei al Fiume Adige” che attraversa strade asfaltate a basso traffico fino a Monselice. Seguendo poi il “Cammino di Sant’Antonio” si arriva a Padova lungo il canale Battaglia, continuando lungo il Muson dei Sassi fino a Castelfranco Veneto e, infine, per il “Sentiero degli Ezzelini” fino alla meta, Asolo, dove vale la pena visitare il Castello della Regina Caterina e la Rocca, per godere di una vista panoramica sul paesaggio circostante.
Il consiglio di Italia Slow Tour: la scoperta di Padova inizia necessariamente dalla Cappella degli Scrovegni, uno dei gioielli dell’arte italiana, dipinto all’inizio del XIV secolo da Giotto. I restauri più recenti hanno conservato i colori originali, oltre 700 anni di storia e sembra dipinto ieri…
Quinta tappa
RV02 | Ciclovia Aida in Veneto: Vicenza – Padova
Dati tecnici:
- Distanza: 44,9 km
- Altezza minima: 10 m
- Altezza massima: 50 m
- Salita accumulata: 71 m
- Discesa accumulata: 107 m
La ciclovia AIDA (che sta per Alta Italia da Attraversare) è un affascinante itinerario cicloturistico che si snoda attraverso il nord Italia, collegando il confine francese della Val di Susa a quello sloveno oltre Trieste. Il percorso attraversa le città principali dell’Alta Pianura Padana offrendo la straordinaria opportunità di esplorare in bicicletta luoghi densi di storia e cultura. Il tratto veneto è lungo circa 300 km ed è suddiviso in sei tappe. Quella suggerita in questo itinerario è la tappa che collega Vicenza a Padova, due città d’arte che “collezionano” Patrimoni UNESCO, da scoprire.
Il consiglio di Italia Slow Tour: la scoperta di Vicenza inizia dal Palladio! Qui ci sono sia il Teatro Olimpico, la sua ultima monumentale opera, e la Basilica (così chiamata anche se in realtà non è una chiesa). Palladio arrivò a Vicenza nel 1520, iniziò da apprendista e fu aiutato a diventare un grande architetto, il Congresso Americano l’ha definito il padre dell’architettura americana… Basta guardare la Casa Bianca!
Il consiglio di Italia Slow Tour: A proposito di Palladio, approfitta di questo tour slow per visitare anche alcune delle sue Ville, le sontuose dimore storiche residenze di campagna dei nobili veneziani. Ad esempio in provincia di Vicenza c’è Villa Valmarana (detta “ai nani”) che vanta una straordinaria ricchezza: gli affreschi del Tiepolo!
Sesta Tappa
RV08 | Da Vicenza alla Pedemontana: Vicenza – Bassano del Grappa – Volpago
Dati tecnici:
- Distanza: 81,7 km
- Altezza minima: 56 m
- Altezza massima: 224 m
- Salita accumulata: 401 m
- Discesa accumulata: 345 m
L’itinerario attraversa la provincia di Vicenza, tra città d’arte e bei paesaggi. Partendo da Vicenza, il percorso segue principalmente strade secondarie poco trafficate. Dopo Marostica, dove ogni due anni in settembre si tiene la suggestiva rievocazione medievale della Partita a Scacchi vivente, e dopo Bassano del Grappa, si entra nella provincia di Treviso, passando per Asolo e costeggiando il Montello fino a Volpago. Il promontorio di Montello fra boschi e dolci colline è l’ideale per gli sport all’aria aperta, apprezzato dai cicloturisti che amano fare anche un po’ di salita, sempre con una bella vista. È anche un luogo storico legato ai fatti della Grande Guerra. Possibili deviazioni la ciclovia del Brenta a Bassano del Grappa o il sentiero degli Ezzelini da Pagnano. Nella zona tra Montebelluna e Bidasio di Nervesa della Battaglia c’è anche la ciclovia della Tradotta, una suggestiva strada sterrata sulla vecchia ferrovia.
Il consiglio di Italia Slow Tour: vale la pena fermarsi a visitare Bassano del Grappa. L’antico ponte di Bassano è andato distrutto molte volte, ma ogni volta è stato ricostruito nello stesso modo, secondo il piano originale del Palladio. È noto anche come Ponte degli Alpini, perché sono stati gli Alpini a ricostruirlo dopo la distruzione della Seconda guerra mondiale nel 1948. Per un souvenir locale, Bassano è famosa per le sue grappe e il centro storico anche nei pressi del Ponte è pieno di antiche distillerie.
Il consiglio di Italia Slow Tour: a proposito di Ville Palladiane, Villa Barbaro Maser è una di quelle più caratteristiche, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Fuori dalla villa un immenso giardino, mentre all’interno le pareti sono affrescate da Paolo Veronese, che ha lasciato ai posteri anche il suo autoritratto
Settima Tappa
RV15 |Da Treviso alla Pedemontana: Tratto Volpago di Montello – Treviso
Dati tecnici:
- Distanza: 17.3 km
- Tempo 50’
Questa tappa attraversa la Marca trevigiana seguendo il tracciato della Venezia-Monaco dove la segnaletica è completa e adatta anche a ciclisti meno esperti. Il percorso tocca tanti temi, dalla Grande Guerra alla venezianità dei centri grandi e piccoli con riferimenti storico-culturali alla Serenissima. Senza dimenticare che il territorio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è Patrimonio dell’UNESCO. Il viaggio inizia a Treviso, attraversa Villorba, Nervesa della Battaglia e raggiunge Conegliano. Una deviazione consigliata porta al centro storico di Conegliano con il Duomo di San Lorenzo e il Castello medievale. Mentre l’itinerario continua verso Vittorio Veneto passando per Susegana e intercettando la ciclabile del Monticano. Attraversa Ceneda, parte di Vittorio Veneto e termina nel centro storico di Serravalle, dove scoprire la Cattedrale dell’Assunta e il Castello di San Martino.
Il consiglio di Italia Slow Tour: sulla ciclabile Ostiglia-Treviso si incontra l’Oasi di Cervara, l’ultima grande palude sopravvissuta lungo il Sile. Un ambiente naturale protetto in cui avvicinarsi alla natura e alla storia di questa area fluviale. Una buona occasione per parcheggiare la bici e godersi una passeggiata, esperienze di birdwatching, di fotografia naturalistica o qualche laboratorio didattico organizzato dallo staff del parco.