Il castello del Conte Magico, in provincia di Bologna
Pianifica il tuo viaggio nel Salento
Via mare o via terra, ci sono tante ottime ragioni
Come Enea, sono arrivata in Salento dal mare, a bordo di Adriatica! (Non pensate che sia un gran privilegio: potete farlo anche voi, affittando un charter… è una gran bella esperienza una vacanza in barca).
Dal mare ho visto Castro Marina e il suo porticciolo con le barche tradizionali (vere) dei pescatori, con la costa dove ci sono grotte preistoriche dove è stato trovato l’uomo di Neanderthal o di gran fascino estetico (come la Grotta della Zinzulusa, che vuol dire dei “panni appesi”, per la conformazione speciale delle sue stalattiti).
Come ho già detto (scritto) un sacco di volte su questa rivista e sul sito, la Penisola Salentina, il tacco d’Italia, rappresenta il punto d’arrivo del nostro Sud, proteso verso l’Oriente ma ancora profondamente legato alla Penisola, e quindi anche direttamente a casa mia (io che sono una centronordica). In Salento c’è un calore “quasi africano” e nel contempo una agricoltura e un paesaggio che sono espressione della più pura tradizione mediterranea. Patrizio mi racconta spesso delle meraviglie legate ad una agricoltura sviluppatissima, con prodotti tipici di grande valore, organizzata con moderna razionalità. Che bello il Salento!!! Per fare un Italia-Slow Tour è la meta ideale: oltre che con la barca, lo si può approcciare in bicicletta, a piedi, a cavallo. Visitando gli uliveti, percorrendo le stradine delimitate dai muretti, magari dove spuntano le masserie candide o i trulli. Da queste parti trovi meraviglie assolute come Casteldemonte, la reggia visionaria di Federico II. Trovi centri storici meravigliosi come Lecce o Otranto, l’approdo di tutte le scorrerie dei Turchi ma anche di tutti i rapporti con l’Oriente. Per non parlare della bellezza di Santa Maria di Leuca, con la sua strada delle Ville Liberty.
Otranto, by Flickr User Patrick N.
Per non dire di Galatina, il posto della Taranta, dove ogni anno ci sono eventi internazionali legati a questo fenomeno musicale complesso e interessantissimo.
Io sono andata anche a Ugento, un centro Messapico importantissimo, che ci svela la storia di un luogo che a fatica si è lasciato dominare dai Romani, e che in passato forse è stato la “vera-Grecia”, cioè storicamente ha rappresentato la Magna Grecia: visto che quelli che noi chiamiamo Greci in realtà tra loro si chiamavano Elleni, i veri “Greci” erano di qui.
Poi c’è Ostuni: bianca, bellissima. Dove ho scoperto il luogo di sepoltura della “Donna di Ostuni”, una sciamana-regina sepolta qui migliaia di anni fa, simile e contemporanea e con lo stesso copricapo della Venere di Willendorf.
Mi resta da vedere Taranto, e anche Gallipoli, e un sacco di altri posti. Ci voglio tornare presto…
Syusy Blady
Foto di copertina e foto di Otranto: Flickr User Patrick Nouhailler
Foto della Zinzulusa: Flickr user Michele Vangelista
Foto di Ostuni: Flickr User Pululante