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Castel del Monte, un luogo unico

Più che una bellissima fortezza, è Patrimonio mondiale dell’UNESCO vicino a Trani

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Castel  del Monte dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco è un posto assai speciale. Si arriva fino alla base della collina, dove si deve lasciare l’auto, poi con lo stesso prezzo del parcheggio si prende l’autobus-navetta che ti porta in cima. Non si fa appunto nessuna fatica, ma ugualmente all’arrivo ti viene l’affanno, perché la vista del Castello è emozionante. Si staglia sul cielo, con le sue forme strane. E davanti ha tutta la pianura del Tavoliere, con in fondo l’ombra del Gargano: un panorama mozzafiato (anzi, puzzafiato se come noi avete mangiato orecchiette con l’aglio).

La prima cosa che ti colpisce, ancora una volta, è il colore: è fatto di calcare, marmo bianco e breccia corallina. Poi la forma: la fa da padrone l’ottagono. Infatti la pianta delle mura è ottagonale. A ogni spigolo corrisponde una torretta, a sua volta ottagonale. Ottagonale è anche la pianta del cortile interno, dove pare ci fosse una fontana… ottagonale. I capitelli sono ornati da otto foglie di acanto, pianta  legata ai luoghi sacri. La porta è orientata secondo il sorgere del sole, in modo che  l’8 aprile e l’8 ottobre il sole che entra colpisca un determinato bassorilievo del cortile. E poi – sorpresa! – una volta arrivati all’ultima camera non si può proseguire e concludere il giro ma, proprio come il moto apparente del sole che al solstizio sembra “tornare indietro”, bisogna tornare sui propri passi. E via ottimizzando, di otto in otto.

Ma perché tutto questo ottimismo? E a cosa serviva questa strana fortezza-non-fortezza, questo palazzo-non-palazzo? Perché le scale a chiocciola che portano al secondo piano hanno 44 gradini, e la colonna in cui sono incastrati ha un diametro di 22 centimetri? E chi era questo Federico II che costruiva castelli di qua e di là come se fossero villette a schiera, e si divertiva a riempirli di segni e simboli?

Piacere di conoscerti, Federico II

Federico II era essenzialmente un Turistapercaso, cioè era uno che viaggiava molto, forse troppo. Aveva un sacco di regni in cui apriva seconde case: dalla Germania alla Puglia fino alla Sicilia, passando per la Terra Santa. Rimasto orfano a 4 anni, è stato un bimbo molto abbandonato ma molto ricercato: tutti lo volevano adottare, perché era il nipote del Barbarossa. Morale: ha cambiato spesso protettori e quindi precettori. Ne ha avuti di tutti i tipi, un Papa e anche un Imam.

Poi ha avuto una vita piena di contraddizioni: all’inizio è stato protetto dalla Chiesa, ma poi è stato scomunicato più di una volta, addirittura lo hanno accusato di eresia, di epicureismo, è stato definito l’Anticristo.

In realtà era un eclettico molto curioso e credeva nella Ragione, più che in una Religione. Infatti, quando – dopo avere a lungo tergiversato – nle 1227 è finalmente partito per la Terrasanta alla testa di una Crociata, invece di combattere ha fatto amicizia col Sultano Al Malik, e anche col re d’Egitto e per aver vinto senza spargimento di sangue è stato scomunicato con ignominia dal bellicosissimo Papa Gregorio XI.

Con la scusa che doveva badare a tutti i suoi regni così diversi e lontani ha imparato molte lingue, ha sapientemente contaminato il volgare siculo col provenzale, ha fatto tradurre un sacco di testi dall’Arabo, ha importato in Italia il Gotico tedesco e l’ha perfezionato con l’architettura orientale. Ha scritto un trattato di falconeria perché era un naturalista, ha inventato lo zoo (a Palermo) e il sonetto, ha fondato l’Università di Napoli e la Scuola di Medicina di Salerno, era amico del filosofo Scoto, del matematico Fibonacci, dell’astrologo Bonatti, del tuttologo arabo Teodoro e dell’enciclopedico ebreo Cohen.

Insomma, bazzicava  l’algebra, la filosofia, la medicina, il diritto, l’architettura, la linguistica, la biologia, l’astronomia e le scienze. Il tutto in salsa poliglotta e multiculturale. Per forza che era antipatico ai Papi!

Ascolta le vecchie mura

Quindi Castel del Monte è la sintesi di tutte le sue sfaccettature culturali, è un Palazzo che racconta, è una architettura che serve per comunicare. Ma cosa dice? La forma generale dell’edificio è una corona, quindi racconta la potenza di chi l’ha costruito infatti è il castello corona che sta sulla testa dell’iconografia dell’Italia.

L’ombra del castello, nei vari momenti dell’anno, segna una sorta di orologio astrale. Il cortile centrale ha la forma del pozzo, e simboleggia dunque la conoscenza. Le 5 cisterne dell’acqua, che corrispondono perfettamente ai 5 camini, simboleggiano l’unione fra acqua e fuoco. Il percorso nelle varie sale è il simbolo di un processo di conoscenza. E infine l’ottagono sta tra il quadrato (che rappresenta la terra) e il cerchio (che rappresenta il cielo): quindi significa l’unione di terra e cielo. Eccetera… Ecco perché non è né un Palazzo dove si potesse abitare né tantomeno una fortezza: Castel del Monte è un Tempio al Sapere, costruito da un grande viaggiatore molto curioso.

Ma il rapporto fra Federico-l’Imperatore e Federico-il-turista non finisce qui. Purtroppo infatti Federico II finì la sua vita per colpa di una crisi (mortale) di tipica diarrea del turista: è morto nel 1250, a 56 anni, di dissenteria, mentre si trovava a Castel Fiorentino. E pensare che un astrologo glielo aveva predetto: “Morirai sub flore!”, morirai in un luogo chiamato fiore: Federico infatti non era mai andato a Firenze (Florentia), ma ha finito per inciampare in un paesino di cui ignorava il nome…

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