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Alpago: Lago di Santa Croce

Un paradiso per lo sport: canoa, surf, kitesurf, windsurf e vela!

Sulla strada per la zona dell’Alpago, la prima cosa che incontri è il Lago di Santa Croce.  Molto bello anche d’inverno, è un vero divertimentificio sportivo, attivo quasi tutto l’anno. D’inverno capita che si ghiacci, negli altri mesi è la meta preferita per chi fa canoa, surf, kite-surf , wind-surf e soprattutto vela. È diventato la palestra d’allenamento di un sacco di velisti-non-per-caso, anche ad alto livello sportivo e agonistico: infatti il vento si incanala dentro la conca e soffia regolare (attorno ai 10-15 nodi) tutti i giorni, dall’ora di pranzo in poi, l’ideale per chi vuole allenarsi.

In barca a vela sul Lago di Santa Croce

In barca a vela sul Lago di Santa Croce

Sport estremi al lago di Santa Croce

Se butti l’occhio verso il cielo che sovrasta il Lago, lo vedi popolato da strani uccelli: sono quelli che volano col deltaplano e con il parapendio. Con Felice, nato qui in Alpago e poi sportivo-giramondo che ha volato dappertutto, salgo fino in cime alla conca, sul monte che è diventato famoso in tutto il mondo, nell’ambiente dei “volatori”. Io li guardo mentre indossano una specie di seggiolino-zaino, che li rende simili a dei grandi coleotteri e mentre dispiegano sul prato il loro paracadute leggerissimo. Poi si avviano a spalle indietro giù dal precipizio, quindi si voltano repentinamente e spiccano il volo… Quelli del deltaplano invece sono quasi uguali ai disegni di Leonardo, e partono all’improvviso spingendo il telaio della loro ala rigida.

Il piccolo spiazzo, cioè la terrazza naturale a picco sulla vale, è affollatissima di gente che vola. Non posso pensare di fare altrettanto: avrei una gran paura. Invece Felice mi dice che non è mai successo nulla di grave, anche perché chi vuole volare deve fare un corso, sostenere un piccolo esame di “patente”. Si comincia a prendere confidenza in piano, poi piccoli voli di qualche decina di metri, quindi il gran salto, che ti porta a volare sopra le cime, oltre i 1.500-2.000 metri, approfittando delle correnti ascensionali. Deve esser meraviglioso. Mi dicono che è possibile anche volare in due, con un pilota e un “passeggero”, che in quanto tale non deve fare nulla. Non c’è pericolo – dicono. La prossima volta, grazie…

Non smetterò mai di dire che apprezzeresti di più ogni luogo se lo visitassi con una guida locale. Soprattutto in montagna, le guide sono fondamentali. Ci sono troppi sentieri, piste, chalet sulle montagne che circondano la zona dell’Alpago. Mi dicono che è una zona delicata, che sembra facile da esplorare ma non lo è. È esposto al vento del nord, quindi le condizioni meteorologiche possono cambiare molto rapidamente, anche in estate. D’inverno questa zona è un paradiso in terra per gli appassionati di sci alpinismo. Ma devono davvero stare attenti nella scelta dei percorsi migliori per evitare le valanghe. Le guide sono comunque sempre a disposizione, offrendo le loro conoscenze tecniche e raccontando loro le storie e gli aneddoti di queste montagne.

Patrizio Roversi


In collaborazione con

Regione Veneto

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