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Navigando sul Po in una houseboat

Un po’ barca e un po’ camper, perfetto per le vacanze in famiglia

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Le House Boat sono le barche-camper con cui si possono esplorare i fiumi e i canali. Per me-Patrizio restano un sogno per ora solo in parte realizzato. Diciamo che ho potuto solo assaggiare questo tipo di viaggio (da Chioggia verso il Po) e soprattutto l’ho sognato tante volte.

Per me l’house-boat rappresenta appunto la sintesi fra la barca e il camper, con tutto quello che questi due sistemi di locomozione simboleggiano: la libertà, l’autonomia, l’autosufficienza. Ma naturalmente un viaggio sull’acqua è mille volte meglio di un viaggio su strada! L’avventura e il contatto con la natura sono assicurati. E l’acqua dei fiumi e dei canali è decisamente più rassicurante di quella del mare… Infatti pilotare una house boat è alla portata di tutti, salvo rispettare un minimo di precauzioni e sapersi districare nelle chiuse (che alla fine sono molto semplici). Si scende a terra quando si vuole, si attracca, si cucina, si dorme e si scoprono itinerari impensabili per coloro che viaggiano in auto, magari solo a pochi metri di distanza: le prospettive sono sorprendenti.

Senza poi citare il fatto che quello fluviale è un viaggio slow per eccellenza, e anche molto ecologico. Le houseboat consumano poco, fanno poco rumore, sollevano un’onda relativa perché vanno piano. Lungo gli itinerari fluviali c’è poi una riscoperta inevitabile di sapori, tradizioni, luoghi poco conosciuti. È – finalmente – la valorizzazione del territorio diffuso e delle sue risorse, al di fuori dalle grandi direttive turistiche di massa, pur senza rappresentare un viaggio esclusivo e d’elite. All’estero, in Europa, è un tipo di vacanza molto popolare. Da noi purtroppo è poco praticato. Eppure gli itinerari non ci mancano: oltre al Po e al suo delta, si stanno riaprendo itinerari dai Navigli milanesi e lungo tutta la Pianura Padana, come l’Idrovia ferrarese (che io ho fatto in canoa e in bicicletta), che dal Po porta all’Adriatico. Una volta la comunicazione fluviale era un’arteria essenziale per il trasporto merci. Ora potrebbe diventare una vera e propria infrastruttura turistica alternativa. Speriamo…


In collaborazione con

Regione Veneto

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